Formatore esperto in tema di accoglienza e inclusione, da 25 anni tiene lezioni nei corsi di In Migrazione, nelle formazioni organizzate da Enti locali, Istituzioni, progetti Europei e terzo settore, in corsi universitari e master. Docenze che partendo da forti basi teoriche, si caratterizzano per un approccio concreto e incentrato “sul fare” nei progetti di accoglienza, grazie alla pluriennale esperienza diretta vantata nel settore.
Supervisore del coordinamento e della metodologia di gestione dei Centri di accoglienza SAI “HOMERO” (accoglienza diffusa) e XENIA (centro collettivo per nuclei familiari) a Roma, ha diretto un Centro di Accoglienza Straordinaria e il Progetto d’Accoglienza SPRAR “Casa Benvenuto” nella periferia Est della Capitale.
Esperienze dirette nella direzione di strutture d’accoglienza dedicate a richiedenti asilo e rifugiati iniziata nel 2007 quando, nominato dal Gabinetto del Sindaco, ha diretto il Centro Polifunzionale Enea del Ministero dell’Interno e del Comune di Roma che accoglieva 400 ospiti. Nel 2011 ha coordinato il progetto sperimentale “Laboratori per l’Autonomia” della Provincia di Roma e del Ministero dell’Interno, teso alla presa in carico di 160 richiedenti asilo vulnerabili presso il CARA di Castelnuovo di Porto (RM), attraverso interventi personalizzati a 360 gradi.
Un’esperienza nel sociale avviata nel 1994, arrivando ad essere eletto Presidente della Consulta nazionale del volontariato di protezione civile istituita con D.P.C.M. del 25 Gennaio 2008. In questa veste ha coordinato tra l’altro l’azione delle Associazioni nazionali nel Comitato Operativo di protezione civile durante l’emergenza connessa all’assistenza dei pellegrini per la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II (2005) e il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e la Lombardia (2012).
Nel 1999 è stato responsabile del campo profughi di Karavastas, in Albania, curando l’allestimento e il coordinamento unificato della gestione, organizzando la carovana che ha riportato alla fine delle ostilità i 1.200 profughi accolti direttamente in Kosovo, in collaborazione con l’UNHCR.



